Da “Il libro dell’Inquietudine” [119]

Che io porti almeno verso la possibile immensità dell’abisso di tutta la gloria della mia delusione come se fosse la gloria di un grande sogno, e lo splendore del non credere come una bandiera trascinata nel fango e nel sangue dei deboli – ma innalzata quando spariremo fra le sabbie mobili, nessuno sa se per protesta, se per sfida, se per gesto di disperazione… Nessuno lo sa perché nessuno sa niente, e le sabbie inghiottiscono coloro che hanno bandiere come coloro che non ce l’hanno.

E le sabbie coprono tutto: la mia vita, la mia prosa, la mia eternità.

Porto con me la consapevolezza della disfatta come una bandiera vittoriosa.

Un giorno la terra
coprirà tutto:
la mia vita,
la mia poesia,
la mia eternità
e con essa l’abisso
della delusione
che ogni grande sogno
porta con se.

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