IV di copertina: una lama sottile...


Pessoa va letto lentamente, internamente: centellinando le parole e "pensando" le pause.

E’ una lama sottile che penetra ma che non fa male.

Non fa male proprio perché s’insinua nel nostro sistema nervoso senza lambirne le cellule; ci accorgiamo di sentire qualcosa solo quando quella lama ha raggiunto il nostro punto emotivo più profondo.
Questo “qualcosa” ci prende e pone noi stessi di fronte allo specchio per interrogarsi.

Ogni scritto introspettivo del Pessoa (e dei suoi ortonimi), cattura inizialmente l’attenzione verso talune definizioni (e de-finzioni) che man mano ricamano, dentro il lettore, un lento filo che scende negli abissi della sua anima. 
Da qui continua in profondità, iniettando dentro di noi quelle emozioni che vanno espandendosi –come fluido velocissimo- fino a toccare gli intimi meandri dell’ essere.

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