Da “Il libro dell’Inquietudine” [2]

Dal mio quarto piano sull’infinito, nella plausibile intimità della sera che sopraggiunge, a una finestra che dà sull’inizio delle stelle, i miei sogni si muovono con l’accordo di un ritmo, con una distanza rivolta verso viaggi a paesi ignoti, o ipotetici, o semplicemente impossibili.

Dentro di me
c’è una finestra
affacciata sulle stelle.

Qui attendo una cometa
per seguire la sua scia
ed abbandonarmi all’infinito.

Notte stellata – Vincent Willem van Gogh

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