Tempo d'estate...

...forse c'è più tempo per leggere, ed io lo sto facendo leggendo qualcosa di Rabin Tagore, poeta indiano del sec. XIX, molto ispirato dal divino.
Dunque, lascio nel blog qualche altro componimento di ispirazione pessoana da includere nella terza edizione del libro a fine agosto.


Da “Una sola moltitudine”

NUOVO LABIRINTO

E’ guardando nel fondo
dei tuoi occhi
che ho ritrovato
qualcosa di me stesso,
un frammento della creazione
che vuol ricomporre ciò
che aveva perso.

Un filo di Arianna
comparso all’improvviso,
guida per
un nuovo labirinto,
“ma io sempre estraneo,
sempre penetrando
il più intimo essere
della mia vita,
vado dentro di me
cercando l’ombra”.

Dal "Libro de l'Inquietudine"                         [130]
ACQUA DI FIUME

Vorrei avvicinarmi a te
per una sola notte
e toccarti l’anima
per ascoltarne il suono.
Vorrei carpirne l’armonia
e riporla in una gabbia di cristallo
ed infine gettarne le chiavi.

Vorrei incontrarti
quando il mare
entra nella terra
e la luna penetra nel bosco,
e dentro di me vederti sorridere
come acqua di fiume
quando incontra il mare.


Da “Una sola moltitudine”


Non so cosa vedo
quando ti guardo
né cosa guardo
quando ti vedo.

E se incrocio
il tuo sguardo,
abissi di emozioni
mi assalgono trascinandomi
in un vortice
del quale conosco l’origine
ma non la fine.
“Tutto vale la pena
se l’anima non è angusta”.

!Serene vacanze!

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